CIRS – Progetto esperienziale mirato a migliorare le competenze affettive e relazionali attraverso la musica!
CIRS
Prof. Amedeo Martorana
CIRS Progetto Laboratorio Musicale Sedi di Barrafranca e Palermo
Gli istituti di Barrafranca e Palermo hanno avviato un progetto esperienziale mirato a migliorare le competenze affettive e relazionali attraverso la musica.
I ragazzi del Cirs saranno coinvolti in un progetto condotto dal professore Martorana Amedeo, educatore musicale e musicoterapista, con all’attivo diverse esperienze in ambito educativo e riabilitativo.
In questo caso le numerose attività verteranno sullo sviluppo e miglioramento delle competenze musicali, finalizzate all’educazione e al benessere della persona.
Educarsi alla musica e/o educarsi con la musica, infatti, rientra in un vastissimo campo che comprende svariati aspetti che si occupano principalmente della persona, mettendola al centro, avendo riguardo di tutti gli elementi che possono essere coltivati, non solo per l’apprendimento di una competenza e quindi di un’abilità, ma per sviluppare le qualità insite in ognuno di noi, qualità anche apparentemente lontane da quel che riguarda l’esclusivo campo musicale.
L’attività musicale centrata a misura della persona e del gruppo, riesce a far fuoriuscire lati nascosti o sopiti o a migliorare aspetti che già si conoscono e di cui magari si ha anche una discreta padronanza.
Svariati studi hanno dimostrato che l’avvicinamento alla musica dà enormi benefici, specie se l’approccio metodologico musicale è innovativo, ludico e sperimentale.
È importante che attraverso la musica i ragazzi coltivino la loro innata curiosità e che siano accompagnati a sviluppare gradualmente le loro abilità musicali, prossemiche, sensoriali e relazionali.
Per fare tutto ciò è però di fondamentale importanza che il soggetto a cui viene somministrata questa attenzione educativa, si senta al centro e che al centro siano le sue esigenze, le sue emozioni e le sue attitudini, in un contesto giocoso, divertente e privo di giudizio.
L’individuo deve sentirsi libero di esprimersi e di porsi alle attività nella maniera che ritiene più opportuna e consona alle proprie esigenze e ai propri vissuti, perché solo se riesce a sentirsi veramente libero di essere sé stesso potrà esplorarsi ed esplorare l’ambiente circostante in maniera sicura, curiosa e di conseguenza apportare modifiche e innovazioni a ciò che lo circonda.
Elemento centrale è la relazione che si stabilisce tra alunno e insegnante, dove il linguaggio per comunicare è quello dei suoni e di altri mediatori come stoffe, colori, e tanti altri “oggetti” che possano favorire l’instaurarsi di una relazione significativa e che possano garantire l’espressione dei vissuti e della creatività.
Quindi l’importanza del linguaggio non-verbale come modalità espressiva alternativa e vicariante i possibili blocchi o impasse che è naturale incontrare in ognuno di noi, ma anche come modalità di comunicazione atta al superamento di deficit in soggetti che hanno specifici problemi di apprendimento, socializzazione, attenzione o problemi fisici e/o psicofisici.